19 novembre, 2005


"... il senso della vita è divertirsi con la vita, e se la vita è troppo pigra a noi non resta che darle una mano. L'uomo deve saper cavalcare le avventure, queste cavalle veloci come il lampo senza le quali egli si trascinerebbe nella polvere come un fante annoiato."

M. Kundera, Amori ridicoli

15 novembre, 2005

WSIS



Da domani si terrà a Tunisi la sessione conclusiva del Summit Mondiale sulla Società dell'Informazione; temi centrali saranno il divario digitale e la governance di Internet.
Molti contestano il fatto che sia proprio Tunisi, il cui governo viola apertanmente i diritti politici e d'espressione, ad ospitarlo.
Non ne avevo mai sentito parlare ma mi sembra un evento importante.
Ecco un paio di link interessanti:

http://giornalismo.maldura.unipd.it/L_inkre@dibile/

http://www.lettera22.it/showart.php?id=3489&rubrica=165

13 novembre, 2005

trastullarsi sotto un tetto




vi starete chiedendondo cosa sono e da dove vengono ...presto detto: un gioco tra tre amici senza un portatile in grado di leggere dvd +
vi starete chiedendo e a noi....bhe a voi dovrebbe interessare perchè gli autori sono tra i bloggisti più attivi, io in quanto possessore (non esiste un femminile di questa parola?) degli originali mi sono presa la briga di diffondeli e lanciare l'idea per una serata "ritratto"
lascio a voi l'ardito compito di identificare gli autori e i soggetti.. se vi incuriosisce passare una serata sotto un tetto e un pò di matite colorate fatevi vivi

12 novembre, 2005

La strage nascosta, Fallujah

Cliccate sul titolo è un bellissimo documentario di 22min.
Ci sono scene molto forti.

un bacio

11 novembre, 2005

Leggende metropolitane


A volte credo che per me la metropolitana sia quasi un luogo sacro. Intendiamoci, detesto come tutti la calca e il puzzo di sudore, ma è un luogo che spesso mi regala profondità di pensiero o almeno di ciò mi illude. In realtà va fatta un precisazione. Afficché si verifichi questo fenomeno è necessario anche l'utilizzo di un walkman o chi per lui. Solo così,infatti, è possibile essere spettatori di sè stessi e osservatori privilegiati dei vari tipi umani (a volte "tipii" nel caso di persone particolarmente grasse).
Tutto ciò per dirvi che a mio avviso quella della "scala mobile" è forse una delle migliori metafore dei nostri tempi. Metafora per descrivere i nostri tempi. Per descrivere come noi stessi, in questi tempi, ci rapportiamo alle cose che costituiscono la nostra vita. Il movimento avviene, ma possiamo restarcene comunque passivamente seduti nella nostra lascivia. Certo c'è anche chi le fa di corsa, per raddoppiare il proprio fattore velocità. Però nel vivere "la società" non vi siete mai sentiti su una scala mobile? Non vi siete mai sentiti "portati a spasso"? Che ne dite? Forse l'esempio più calzante sarebbe quello del tapis rulant (mi perdonino i francofoni se dislessichesseggio) in modo da elimiare una qualsiasi componente trascendentale che sarebbe certamente fuorviante. O forse no? Forse starsene attaccati ad un corrimano di gomma nera sarebbe comunque un buon modo per guadagnarsi il paradiso. Penso che i musei si riempirebbero di nuovo se allestissero le mostre con dei percorsi mobili. Infondo alla gente non dispiace troppo stare a guardare, ma mettersi in marcia, prendere una direzione, spostarsi: questo è troppo! Ognuno reclama istante per istante di far parte di un sistema di riferimento inerziale solidale al movimento.

09 novembre, 2005

Il culto del Mac (Kahney Leander)



"Pochi prodotti godono della devozione dei loro utenti quanto un computer Macintosh. Le macchine Apple hanno dalla loro parte battaglioni di sostenitori fedeli e a volte un po' folli. Questo libro raccoglie le esperienze e le pazzie dei devoti seguaci che si sono moltiplicati attorno ai computer Macintosh: da quelli che hanno tatuaggi e capigliature che richiamano i Mac a coloro che arredano i propri appartamenti con le confezioni dei computer, questo libro offre un dettaglio del fanatismo Mac in tutte le sue forme."

Mentre cercavo un libro mi sono imbattuta in quest'altro e mi sembrava particolarmente appropriato per questo blog...Jonny se non costasse 25€ già te l'avrei regalato.

06 novembre, 2005

03 novembre, 2005

Notte insolita

Stasera, insolitamente rilassata ed allegra, mi ritrovo nel mondo dei sogni di una ragazzina. Cinema: The Interpreter, più di due ore in compagnia di Sean Penn, mi ci volevano proprio! Sì sono grandicella, lo so, per queste cose ma quest'insana passione non accenna neanche lontanamente a spegnersi!
Tornata a casa trovo qualche caldarrosta ad attendermi, me le porto in camera e festeggio, in compagnia dei miei mille disparatissimi pensieri, il mini-traguardo di oggi, la tesi è giunta alla centesima pagina...fino ad una settimana fa sembrava lontana anni luce...brutte queste occhiaie però ne è valsa la pena.
Mi è appena arrivato uno squillo, un numero che non conosco, già normalmente questo genere di cose innescherebbe tutta una serie di film nella mia testolina, figuriamoci stasera che sono...come dire...particolarmente predisposta. Spegniamo questo cellulare va, così non mi faccio tentare neanche da quell'altro numero...è ora di dormire, che domani si ricomincia.
Non vedo l'ora di infilarmi sotto quel piumone caldo caldo ma ancora un secondo...solo per augurarvi la buonanotte.

02 novembre, 2005

DE- "Pressione della tastiera"


Va bene, va bene tutti calmi. Ho appena accarezzato la tastiera del mio computer. Non ci credo a queste riflessioni biologico-informatiche. L’immaginario giapponese o più semplicemente quello di Cronemberg (in “Videodrome” ad esempio) mi sembra patetico. Credo semplicemente che la mia sia una mancanza d’affetto. Quella mancanza che più o meno abbiamo tutti intendo. La cosa che mi preoccupa è che ne chiedo a una tastiera. Voglio dire “sono scemo?”. Allora cerco di rinsavire ci penso cinque minuti e mi dico “ma no, probabilmente esigi qualcosa di più da questo affaretto che hai pagato 2000E” (come darmi torto?). Si be’ è vero l’ho accarezzata perché voglio che questo Powerbook mi dia ancora qualcosa per farmi dire “come ho speso bene questi soldi!” o meglio “non mi ha dato la felicità però già mi sento meno triste!”. Allora di nuovo metto le mani sulla mia bellissima (perché effettivamente è molto bella) tastierina. Dovreste sentire come è delicata. Come basta poco per scrivere qualunque cosa. Basta la minima pressione. E non è tutto. La notte prima di andare a dormire dopo che ho visto il film posso dedicarmi a lei che tutta illuminata mi fa le sue avance letterarie. Poi è troppo faticoso e non scrivo nulla. Ragazzi che depressione che stiamo vivendo (badate bene lo “stiamo” è provocatorio)!