13 agosto, 2005

Non Solo Dolci...


Non è di certo per le espressioni artistiche che ricorderemo Budapest..non i suoi poeti, pittori o artisti; sono stati invece i ponti, i colori della notte, i bagni , i sapori ad aver lasciato segno di sé. Le dolci leccornie e le gustose pietanze scandivano i nostri 15 km (sto citando Ida); che dire poi delle tanto famigerate terme...avete ragione sono tra i soldi meglio spesi e se bene mi stia ancora spellando...effetto delle numerose saune..cosa meglio di massaggi e idromassaggi poteva intramezzare una vacanza?!
Il lasciarsi trasportare dalla curiosità di scoprire posti nuovi per poi tornare all'appuntamento quotidiano con la beneamata Gerbeaud...che torte ragazzi...impossibile essere tristi a Budapest! Ha fatto si che dopo pochissimo tempo ci sentissimo a casa e la città si è trasformata nella suontuosa cornice della nostra vacanza. Il Danubio...questo immenso fiume che divide e anima la città, i numerosissimi parchi e le buffe statue collocate nei posti più insoliti resteranno nalla mia mente, inscindibili dalla simpaticissima compagnia.
Andateci, stateci qualche giorno...lasciatevi coccolare!!!

8 Comments:

Blogger Jonny said...

Quando stamattina sono andato a fare colazione ho sentito di nuovo la mancanza di Gerbaud. Ma ad essere sinceri ciò che veramente più mi manca è il Danubio, così grande e così silenzioso. Era del tutto naturale per me fissarlo con attitudine presocratica. E' il corso d'acqua più sicuro di sè che ho mai visto. Ti ci affezioni subito.
Siamo stati davvero bene, ma non sono d'accordo su una cosa. A Budapest è possibile essere tristi, "proprio" perché dopo un po' "ti senti a casa". Come si fa a non essere un po' tristi in una città con un fiume così, che quando lo guardi, per ogni istante c'è un addio.

14 agosto, 2005 12:35  
Blogger De Andrea said...

che bello che sei Jo'...io per me mi sono sentito bene a Budapest, bello il fiume, il ponte illuminato, la collina alta di posti meravigliosi (dico Pest, dove non sono andato e proprio per questo rimasta meravigliosa!)
e poi le terme e le ragazze in costume che ti guardano e tu non hai il coraggio di dire un'acca. Vabbe' m'hai ricordato dei bei momenti...poi ecco i 120 euro di Dolcevita ce li potevamo evitare...

14 agosto, 2005 12:49  
Blogger Jonny said...

Andre' ma quando ritorni dalla "peccaminosa" londra?

14 agosto, 2005 13:49  
Blogger Jonny said...

e poi che è sta Dolcevita?

14 agosto, 2005 13:51  
Blogger De Andrea said...

torno domani sera verso le 22....poi ho casa libera per un po' di giorni....(questo è un invito aperto a tutti!)
Quindi se non avete dove dormire....o vostra madre vi tratta male o cercate un balcone da dove buttarvi...bene.. venite a casa mia!

16 agosto, 2005 15:24  
Blogger Claudia said...

(SOLO DOLCI)

Il mondo si divide in:
quelli che mangiano il cioccolato senza pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane.

-Si: è una buona teoria, ma è incompleta. Manca un punto, e cioè che ci sono grosse differenze tra i mangiatori di cioccolato: essi si dividono in liberal-lattisti, fondamentalisti fondentisti, bianchisti e nocciolisti. Per non parlare di giansenisti gianduisti e dei boreisti.
-E i nutellisti?
-I nutellisti sono epicurei.
-E i consumatori di cioccolata in tazza?
-Metafisici puri, ma dipende dalla panna.
-E io cosa sono?- ho chiesto a Eraclito.
Ci ha pensato un po' su, con gli occhi rivolti alla soffitta.
-Nonno dice che sei una massimalista uovodopasquista.

S. Benni, "Margherita dolcevita".

(Io per me credo di essere una specie in via di estinzione tra il liberal-lattista ed il bianchista, con tendenze suicide verso la fenomenologia bicolore kinder che non è qui sopra classificata, ma che ha pur la sua brava ragione di esistere..Voi?)

19 agosto, 2005 11:51  
Blogger Jonny said...

Personalmente penso di essere un copto-lindorista con tendeze milko-mitriache.

19 agosto, 2005 12:01  
Blogger Laura said...

La nutella è decisamente un ottimo mezzo per raggiungere l'atarassia...ho sempre avuto un debole per Epicuro e a quanto pare non era un caso...
"...bisogna credere che dei desideri alcuni sono naturali,altri vani; e di quelli naturali,alcuni sono necessari,altri solamente naturali; e di quelli necessari,alcuni sono necessari per la felicità,altri per il benessere del corpo,altri per la vita stessa. Una sicura conoscenza di essi sa infatti ricondurre ogni scelta e ogni rifiuto alla salute del corpo e alla tranquillità dell'anima,perchè questo è il fine della vita felice. é in grazia di ciò che compiamo ogni nostra azione,per non soffrire e non avere turbamento.E quando abbiamo raggiunto questo,ogni tempesta dell'anima si dissolve,perchè l'essere vivente non ha più niente da inseguire come se ne fosse privo,nè qualcos'altro da cercare,con cui completare il bene dell'anima e del corpo.In quanto è allora che abbiamo bisogno del piacere,quando soffriamo perchè il piacere non c'è; ma quando non soffriamo,non abbiamo più bisogno del piacere...."

Epicuro, Lettera a Meneceo

22 agosto, 2005 14:01  

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