13 luglio, 2005

Il mio Degas


Sono passata di qui ,come sempre,per leggere di voi e poi andarmene in silenzio.
Poi una voglia improvvisa di lasciare un segno,di parlarvi di me.
Non so farlo e così (seguendo l' "invito" di Jonny) lascio che se ne occupino i miei colori.
La foto di questo quadro ( Edgar Degas, "Donna in poltrona che si asciuga la nuca, di schiena", 1888-92, Londra, National Gallery) ,quando l'ho vista per la prima volta,mi ha trasmesso un gran senso di naturalezza,sensualità,solitudine,serenità,silenzio,una passione latente. Insomma per me è stato irrefrenabile l'istinto di "copiarlo",se la mia "versione" riuscisse a trasmettere a qualcuno di voi una sola di queste impressioni sarebbe per me un grande orgoglio.
Oggi torno a vedere il mondo a colori,dopo tanto buio.....ieri l'ultimo esame,sto diventando grande, che strana sensazione....eppure sembra ieri che leggevamo della Arendt :-)....
Un bacio

3 Comments:

Blogger Jonny said...

Bhè... io il tuo Degas ho avuto modo di apprezzarlo in anteprima, e già sai che m'è piaciuto. In effetti la schiena di questa donna, il suo anonimato, la sua disinvoltura dovuta forse al fatto di ignorare di essere osservata (da Degas e da noi) la rendono estremamente intrigante. Certo è che se avesse usato un asciugacapelli elettrico sarebbe stata tutta un altra cosa. Mi viene da pensare poi che tra gli aggettivi che hai usato per descriverla si nascondano in realtà le tue doti e i tuoi desideri. Diventiamo grandi ma certe cose fanno fatica a cambiare con noi. Spero che presto il tuo mondo si accenda dei colori di questo quadro.

Solo un'altra cosa:
Ma il bacio era per tutta la comunità? :-P

14 luglio, 2005 17:45  
Blogger Gio Palla said...

ehi complimenti davvero ..io di "tuo Degas" ne ricordavo un altro, e le emozioni legate a quello era del tutto diverse più soffici, delicate, come la dansatrice entravano in punta di piedi, e ripensandoci mi accorgo che ne è passato di tempo e di come questo racconti meglio ciò che siamo oggi

i tuoi disegni mi hanno trascinato più di quelli originali esposti, ormai un anno fa al vittoriano...scusate ma non riesco a trattenermi da un commento risentito verso le mostre al complesso del vittoriano, troppa publicità

per jonny..ma tu sempre in cerca di baci..

15 luglio, 2005 09:57  
Blogger Laura said...

per Pasticcia : non avevo mai mostrato prima d'ora qualcosa di mio a qualcuno che non conosco e devo ammettere che avevo un po' d' "ansia" all'idea di farlo, quindi grazie per il commento e (scusate la pochissima originalità!)piacere di conoscerti!

per Jonny : sì in effetti a pensarci bene hai ragione, forse alla fine ho descritto più me che il quadro o forse è proprio questa somiglianza di cui mi rendo conto solo ora che l'ha reso così magnetico ai miei occhi.
Hai ragione anche sul fatto che per molti aspetti non sono cambiata e chissà se cambierò mai,purtroppo...sarà questo a far affiorare questo senso di "inadeguatezza" ogni tanto...
Per quanto riguarda il bacio ci ha già pensato chi di dovere :-) a togliermi le parole di bocca !

per Spino : non so come fai a ricordarti dell'altro Degas ma è stata davvero una bella sorpresa. E pensare che sta qui appeso in camera mia da anni ormai e solo riguardandolo oggi ho risentito le risate di due bambine che si litigavano un banco durante l'ora di artistica...vabbè scusate sto un po' sul nostalgico ultimamente...

16 luglio, 2005 01:34  

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