06 luglio, 2005

Oggi la libertà ha una pistola in meno puntata contro


Oggi è un grande giorno. Bisonga festeggiare. Molti di voi avranno sicuramente sentito parlare della bufera etico-cultural-economica che è imperversata negli ultimi mesi a proposito della brevettabilità del software. Alcuni di voi hanno anche ricevuto email da parte mia per firmare petizioni contrarie. Petizioni che sono state firmate da MILIONI di cittadini europei. Nonostante ciò la commissione europea aveva sottoscritto una proposta di legge a favore della brevettabilità del software sotto la forte pressione delle lobby informatiche (quali ad esempio Microzozz). La situazione era gravissima, la libertà di molti era in pericolo, non soolo quella dei priccoli programmatori. L'open source stesso era destinato a fare una brutta fine. Per farvi capire l'entità della situaizone vi riporto un estratto della lettera che Richard Stallman (il tizio della foto di cui vi avevo parlato anche nel post sul Brasile) ha scritto al parlamento italiano per sensibilizzarlo al problema (visto che vane erano sembrate le proteste di massa).
La versione integrale la trovate qui.
" Cari membri del Parlamento italiano,
Gli sviluppatori e gli utilizzatori di software in Europa si troveranno di fronte ad un grande pericolo se l'UE permetterà di brevettare le tecniche di software: il pericolo di essere incriminati per le idee contenute nei software che essi sviluppano e usano.

A differenza del copyright, che protegge la descrizione dell'intero programma ma non le singole idee che lo compongono, la brevettabilità del software consentirebbe un monopolio sull'uso di tecniche generiche. Un programma complesso è la combinazione di migliaia di queste tecniche. Se un paese permette la brevettabilità di ognuna di queste tecniche, un programma complesso può infrangere centinaia di brevetti in un colpo solo. ( secondo uno studio svolto lo scorso anno il Kernel di Linux, la parte centrale del programma linux, usato per il sistema operativo GNU, infrangerebbe 283 brevetti USA)

[...] Se la Direttiva del Unione Europea desse un valore legale a questi brevetti, gli sviluppatori e gli utilizzatori di migliaia di programmi rischierebbero la minaccia di incriminazioni.

Un programma è come un romanzo: una raccolta di dettagli che insieme sviluppano molte idee. Immaginate cosa accadrebbe se ogni idea letteraria venisse brevettata, per esempio "una scena d'amore con una donna sul balcone" o "gli occhi blu di una persona che assomigliano al mare". Chiunque scrive un romanzo potrebbe violare diverse centinaia di brevetti; se uno scrittore scrivesse con la preoccupazione di essere incriminato difficilmente scriverebbe un buon romanzo. Non è questo il modo di promuovere la scrittura né dei romanzi, e neanche dei programmi software.

Le pressioni per la brevettabilità del software provengono principalmente dalle multinazionali dell'informatica. Esse vogliono la brevettabilità del software perché ognuna ne detiene migliaia negli USA e li vuole importare in Europa. Se l'Europa permetterà la brevettabilità del software le multinazionali (molte non europee) avranno uno strumento di controllo sull'uso del software in Europa. [...]
Per favore aiutate gli Stati Uniti a salvarsi dai brevetti sul software, salvando innanzitutto voi stessi. [...] "

Oggi l'europarlamento ha bocciato le direttive sui brevetti software proposte dalla commissione europea con 648 voti contrari 14 a favore e 18 astenuti. Fino a poco tempo fa questo sembrava del tutto impossibile, perchè impossibile sembrava raggiongere una maggioranza del genere. Le proteste della gente stavolta sono servite a qualcosa, anche se controvoglia hanno dovuto lasciare il passo ad una democrazia che ha fatto di tutto per non essere soppressa. L'Open Source può vivere e con esso le nostre speranze.

Ps: GPL non è il carburante, ma la General Public License, ovvero la licenza per il software libero, il vero cuore dell'open source.

2 Comments:

Blogger Francesco said...

mi verrebbe da esultare esclamando "yahoo", ma mi sa che non posso...
scusa J

06 luglio, 2005 18:06  
Blogger Jonny said...

Io godo pensando che le multinazionali hanno portato per mesi i parlamentari fuori a cena e chissà cos'altro e adesso sono con un pugno di mosche. Anche se in realtà è stata vinta una battaglia non la guerra. Tra un paio d'anni o meno torneranno alla carica, questo è sicuro. Non "googleiamoci" troppo sugli allori. O meglio sugli "allora".

06 luglio, 2005 22:02  

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