04 luglio, 2005

Il cielo è una discarica


Odio i giornalisti. Si il mio è un odio di categoria. Non si dovrebbe generalizzare, è vero. Ne esistono di cattivi e di buoni. Ma quelli buoni vivono solo nei telefilm. Per me sono degli avvoltoi senza midollo. Capaci solo di sfruttare il dolore della gente alla ricerca dello scoop. "Mi dica signora, cosa ha provato quando ha saputo che sua figlia è stata squartata da Jack?".
Non ditemi che è un lavoro come un altro. Sono irrispettosi, oltremodo immorali. Cercano la soluzione facile e d'effetto. E poi quando c'è davvero da fare una domanda, chiedono di cazzate, per non rischiare la poltrona sulla quale ri-posano le chiappe. E' vero che c'è il regime e tutto il resto, però è veramente scandaloso. E poi li odio perchè vogliono tutti fare i presentatori tv, e come tali fanno pure più schifo che come giornalisti.

7 Comments:

Blogger De Andrea said...

potevi anche scrivere: "Bruttirotti'nculosucchiapallefottizio!"
il concetto non cambiava..

05 luglio, 2005 01:20  
Blogger Jonny said...

riesci sempre a togliermi le parole di bocca

05 luglio, 2005 01:27  
Blogger .: Rents :. said...

consiglino..ascoltare "giornalismo" di Paolo Benvegnù (dal bellissimo Piccoli Fragilissimi Film) che esprime davvero bene proprio il sentimento di jonny, e anche il mio, verso questo tipo di persone/mestiere.

"...intanto molto artisti di puttana stanno scrivendo intorno alle parole..."

05 luglio, 2005 15:28  
Blogger Jonny said...

E' vero, l'italia è una nazione in cui il pubblico è sovrano. Ma chi gestisce i canali di comunicazione di massa ha una responabilità morale infinitamente superiore rispetto a coloro che ne usufruiscono solamente. E' proprio il pensare che invece siamo tutti uguali che li induce all'uso spregiudicato che ne fanno.
Viva il re!

05 luglio, 2005 15:35  
Blogger .: Rents :. said...

però pensandoci bene i giornalisti buoni non vivono solo nei telefilm! Insomma, rileggendo ciò che hai scritto, credo ti riferissi sicuramente a gente come michele cucuzza...ma quello non fa certo parte della stessa specie del presentatore di ballarò (non ricordo il nome) per esempio. Credo che anche per la carta stampata il discorso sia simile.
Solo per dire che l'odio di categoria non ha senso: ci sono giornalisti come Giuliano Ferrara e Giornalisti come Enzo Biagi. Io odio i gionalisti.

07 luglio, 2005 00:56  
Blogger Jonny said...

Il fatto è che ormai sembrano una minoranza, ho molta stima per il tizio di ballarò, che si chiama Giovanni Floris, e pure per gente tipo Gad Lerner. Ma te ne vangono in mente molti altri?? Insomma sembrano veramente delle eccezioni, non la norma. Quelli del tg5 e di studio aperto devi buttarli via tutti. Rai 1 e 2 forse qualcuno si salva. Rete 4, ce bisogno che ve lo dica? Forse a rai 3 la maggio parte sono "sani". I giornali ormai sono sempre meno indipendenti. Guarda che fine ha fatto il corriere della sera, per fare un nome su tutti. Come diceva il mio amico Eraclito di Efeso, "Molti sono quelli scadenti, pochi quelli che valgono". Però lui non parlava dei giornaliisti.

07 luglio, 2005 10:58  
Blogger Jonny said...

Riporto un commento che ho trovato in rete:

"La scelta dei media TV: L’OMISSIONE

Non vi è stato alcun telegiornale nazionale che abbia riportato, dopo gli attentati di Londra del 7 luglio, le parole del Sindaco di Londra Ken Livingstone, né quelle del famoso regista inglese Ken Loach. Qui ne riportiamo una parte, rispettivamente pubblicate sul “Corriere della Sera” e sull’Espresso.
Intervista al Sindaco di Londra Ken Livingstone, laburista: che dice “Il terrorismo colpa della nostra politica in Medio Oriente” E aggiunge: “chi ha seminato bombe a Londra è un vigliacco e un assassino, ma lo ha fatto perché da 80 anni, dai tempi di Lawrence d’Arabia, gli occidentali assetati di petrolio manipolano i destini del Medio Oriente. E se la Gran Bretagna avesse dovuto sopportare ciò che sopportano alcuni popoli arabi avrebbe prodotto anche essa i suoi attentatori suicidi.
Abbiamo sostenuto governi impresentabili, ne abbiamo rovesciati altri che non erano amici, negli anni 80 gli americani hanno reclutato e addestrato Osama Bin Laden insegnandogli come uccidere e fabbricare bombe contro i Russi. Non hanno mai pensato che, una volta costruito, il personaggio si potesse rivoltare contro i suoi creatori.”
Intervista al regista Ken Loach.
domanda del giornalista: perché dopo anni di coesistenza pacifica con la comunità musulmana questo atto di sfida deliberata?
Risposta di Loach: il danno non risale ad oggi. Il danno lo ha fatto Tony Blair quando ha deciso di seguire Bush in Iraq. Lì si è creata la rottura, era impossibile che qualcuno nella comunità musulmana non reagisse.
Non possiamo da un lato accettare con tranquillità l’uso della tortura, come si fa a Guantanamo, e poi scandalizzarci per atti di terrorismo.
Domanda del giornalista: la sola risposta è la politica?
Risposta di Loach: “Una buona politica. Risolviamo il conflitto israelo-palestinese, ritiriamoci immediatamente dall’Iraq, rimuoviamo le cause di povertà ed ingiustizia che affliggono il mondo musulmano: sono certo che tutto questo rappresenterebbe un’eccellente risposta al terrorismo e al fondamentalismo.”

Mi sembra un’omissione straordinaria, deliberata, di chi ha scelto di rappresentare solo la cronaca emotiva e di dettaglio, amputando l’informazione della sua completezza non riportando le sagge e molto serie motivazioni sulle cause di quegli attentati, che sembrano nascere dal nulla, almeno all’occhio di chi guarda solo la Tv.
I giornalisti televisivi non fanno informazione, scelgono di dare solo le notizie gradite ai propri dirigenti. La “democrazia” e la “libertà” sono solo la cornice, nella quale viene esercitato un potere di comunicazione in realtà dittatoriale, ambiguo e profondamente guerrafondaio.
Chi sceglie di dare visibilità a una integralista seminatrice di odio come la Fallaci, e omette di riportare le dichiarazioni del Sindaco di Londra, si muove come membro politico del superpartito della guerra di Bush, Blair, Berlusconi e Sharon, e non ha niente a che fare con la professione del giornalista."
-Paolo De Gregorio 22 luglio 2005-

22 luglio, 2005 18:52  

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